venerdì 17 febbraio 2012

Ultimi pensieri di un robot (da Per una strada, sbc edizioni, 2009)

Blade Runner è uno di quei film che ho iniziato ad apprezzare con il tempo, tanto da arrivare a metterlo nella mia top five personale.
È il capolavoro di Ridley Scott ed uno dei migliori sci-fi che siano mai stati girati; l’epica scena della morte di Roy mi ha sempre affascinato, chi non ricorda le sue ultime parole!
«Io ne ho… viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…
e ho visto i raggi “b” balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…
e tutti quei… momenti andranno perduti nel tempo…
Come… lacrime… nella pioggia…
è tempo… di morire…».


«I've seen… things you people wouldn't believe…
Attack ships on fire off the shoulder of Orion…
I watched the c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gates…
All those… moments will be lost in time…
Like tears in rain…
Time… to die…».
Roy Batty, la vittima, salva la vita al proprio carnefice, vincendo in se stesso l’invidia e l’odio che ha sempre nutrito verso il genere umano; dimostra così la sua superiorità ed il livello massimo di conoscenza acquisiti, al punto da accettare la morte senza alcuna resistenza e la colomba che viene liberata e si libra in volo, a mio parere, sta proprio a significare la sua liberazione definitiva.
C’è un libro da cui è tratta l’ambientazione del film, ma non la trama; in questo caso Ridley Scott è andato oltre il libro, è uno di quei rari casi in cui è meglio il film del libro, infatti, è una delle opere minori di Philip K. Dick, il titolo letterale dall’originale inglese è Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, tradotto più liberamente con Il cacciatore di androidi.
Cito da wikipedia: “Lo scrittore morì poco prima dell’uscita del film, e poté vedere soltanto una proiezione privata composta da alcuni spezzoni di lavorazione. Inizialmente molto scettico sull’intera operazione, dato che la sua opera veniva di fatto stravolta, fu in seguito uno dei maggiori sostenitori del film, che non a caso è dedicato alla sua memoria. In particolare Dick rimase molto colpito dal set cinematografico, che a suo dire era stato costruito esattamente come lui aveva immaginato l’ambientazione del romanzo”.
Ispirata alla morte di Roy, nel 1995 ho scritto questa poesia, pubblicata nel marzo 2009, nella mia raccolta Per una strada.


Ultimi pensieri di un robot 


O umano mondo avverso,
ch’io mi ribellai,
a ché continuare a lottare?
Il mio sogno elettrico
è morto per sempre.

(27/6/1995)


(Dalla mia raccolta: Per una strada, pag. 71, SBC Edizioni, Ravenna, 2009)

Foto dal film Blade Runner (1982) di Ridley Scott. Pubblicata a fini esclusivamente culturali e non commerciali. I diritti (Copyright ®) sono riservati ai legittimi proprietari.

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venerdì 10 febbraio 2012

Vi presento Blog Letteratura, diretto da Lorenzo Spurio

Un blog di letteratura e cultura, diretto dalla scrittore e critico-recensionista, Lorenzo Spurio, nonché curatore della prefazione al mio dramma d'Islanda (di prossima pubblicazione).
Recensioni, prefazioni, interviste, note, tutto rigorosamente gratis per i vostri libri!
"L’idea di questo blog è quella di analizzare alcuni aspetti di alcune opere letterarie, parlare delle rispettive realizzazioni filmiche, dare un giudizio e delle considerazioni personali su alcune opere e saggi della letteratura italiana e straniera e su alcune questioni culturali oggetto d’interesse dell’attualità" (Dalla presentazione del blog, di Lorenzo Spurio).
E qui potrete leggermi sul blog, buona lettura!

Per contatti o collaborazioni: 


giovedì 9 febbraio 2012

“Ritorno ad Ancona e altre storie” di Lorenzo Spurio e Sandra Carresi

È uscito il libro di Lorenzo Spurio Ritorno ad Ancona e altre storie, scritto assieme alla scrittrice fiorentina Sandra Carresi ed edito da Lettere Animate diretta da Roberto Incagnoli.
Lorenzo Spurio, scrittore e critico-recensionista, nonché curatore della prefazione al mio dramma d'Islanda (di prossima pubblicazione).
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